Cos’è il Cat Calling? Aurora Ramazzotti si sfoga sui social
“È assurdo che nel 2021 si verifichino ancora di frequente certe situazioni. Fischi, commenti sessisti, davvero una schifezza”.
Queste le parole di Aurora Ramazzotti, figlia del cantante Eros e Michelle Hunziker, che si scaglia contro il Cat Calling, la pratica che vede le donne oggetto di apprezzamenti non richiesti.
A ribattere è Damiano Er Faina, youtuber ed ex concorrente di Temptation Island: “Per due fischi…io non so dove andremo a finire. Posso capire se ti rompono o insultano, ma se dici a una ‘A fantastica’ mica è un insulto”.
Tra flirt e molestia il confine è netto, ma spesso viene perso di vista.
Cos’è il cat calling?
Il Cat Calling, termine che non trova un preciso corrispettivo nella lingua italiana, è il fenomeno che si traduce negli atti e/o commenti volti ad esprimere apprezzamenti non richiesti e spesso volgari nei confronti delle donne. Dall’apparentemente innocente “hey bella!” a qualunque complimento più audace rivolto ad una donna da parte di sconosciuti incontrati per strada, sui mezzi pubblici o in qualsiasi altra occasione di vita pubblica.
Qual è il confine tra un genuino apprezzamento ed una molestia? La linea di demarcazione è molto sottile. Quelli che passano innocentemente sotto il nome di complimenti, possono rivelare l’ennesima prova di discriminazione basata sul genere.
La violenza di genere non si esprime solo nelle percosse fisiche, ma anche in manifestazioni più subdole, che possono nascondersi dietro ad un complimento o ad una serie di apprezzamenti che travalicano il buon gusto.
Il confine tra flirting e molestia
Il Cat Calling, pur se mascherato da complimenti, quindi, può nascondere in realtà una labile stima nei confronti delle donne.
Fischiare ad una donna e lanciare degli apprezzamenti (che siano di cattivo gusto oppure no) verso il suo corpo, la pone al livello di mero oggetto del desiderio.
“È solo un modo per cercare di conoscere una ragazza che piace!”, questo il pretesto di molti uomini interrogati su questa discutibile pratica.
Ma seppur spesso fatto senza alcuna intenzione malsana, il passo tra l’apprezzamento e la violenza (psicologica o fisica) può essere breve. A volte può essere un modo goffo per avvicinarsi ad una ragazza, ma nasconde in sé il germe della discriminazione, agendo a livello psicologico, poiché l’immagine inconsapevole che ne deriva è quella della donna come obiettivo, come oggetto, come trofeo.
Una legge per contrastare il Cat Calling
In alcuni Paesi il Cat Calling costituisce reato. In Francia, ad esempio, nel 2018 è stata approvata una legge che punisce tale pratica, agita per strada o sui mezzi pubblici. Una multa dai 90 ai 1500 euro euro spetta a cui assume tale comportamento equivoco.
In Italia non vi è (ancora) una tutela ufficiale verso comportamenti molesti nei confronti delle donne, non costituisce alcun tipo di reato. Una tutela a livello legale, probabilmente, potrebbe essere d’aiuto nel contrastare tale fenomeno ma è a livello culturale che si gioca la vera partita: l’educazione al rispetto per le donne (e per l’altro in generale) agita fin dall’età più tenera, in famiglia come dalla scuola primaria in poi, è il percorso d’elezione per instillare nei bambini, e futuri adulti, l’idea della parità di genere e della valorizzazione delle diversità.
Ti è piaciuto l’articolo? Condividilo!