Lo so, è venerdì e di solito il venerdì non è il giorno per pubblicare articoli, ma oggi è un giorno speciale, è la festa della donna, e questo è uno speciale dedicato a loro.
In questo post analizzeremo il rapporto che le donne hanno con i social media, commentando tre curiosità sull’argomento. Vediamo se le conoscevi già 🙂
1. In che modo l’uso dei social media influisce sulla percezione che le donne hanno del proprio corpo?
Uno studio pubblicato sulla rivista
Young Women – Psychology of Women Quarterly ha indagato la percezione che le donne hanno del proprio corpo in relazione all’uso dei social network. Al centro dello studio il fenomeno dell’auto-oggettivazione del corpo femminile.
Su Facebook, solo nel 2013, sono state condivise 250 miliardi di foto. Questo fa capire quanto siano importanti i social network nella costruzione dell’immagine che ci facciamo di noi e degli altri.
Il ritratto che i social media offrono delle donne è molto incentrato sull’aspetto fisico piuttosto che su altre abilità e competenze.
L’esposizione sui media tende a promuovere l’immagine della donna come oggetto sessuale e questo provoca, specialmente nelle adolescenti, la tendenza a paragonarsi alle altre e a basare la propria autostima sul giudizio degli altri.
Lo studio ha concluso che le donne tendono a confrontare la propria immagine con quella delle altre e a basare la propria autostima sul giudizio ricevuto. Questo influisce sull’insorgenza di vari disturbi, come ad esempio quelli alimentari.
2. Le donne ricevono meno like su Instagram
Una ricerca della Columbia University di New York ha esaminato 550mila utenti ed è stata condotta su Instagram, dove i profili femminili ricevono meno like e meno commenti rispetto a quelli maschili.
I risultati mostrano che gli uomini hanno 1.2 probabilità di mettere like e commentare le foto di altri uomini, mentre per le donne la probabilità di apprezzare e commentare foto di altre donne scende a 1.1.
Anche gli algoritmi di raccomandazione – cioè quei meccanismi secondo cui Instagram suggerisce profili da visitare – non danno buone notizie: i profili degli uomini sono maggiormente consigliati rispetto a quelli delle donne.
3. Denunciare la violenza sulle donne
Conosci l’hashtag #Quellavoltache? Usato come denuncia contro le molestie, è stato tradotto nelle varie lingue, ed è stato usato in 85 Paesi. I social network, in questo caso, hanno permesso alle donne di denunciare e raccontare gli episodi di violenza che avevano subìto.
Purtroppo i social sono anche un mezzo attraverso cui passa la violenza. Una ricerca per Amnesty International ha indagato il fenomeno della violenza sui social media.
Dai risultati è emerso che il 23% delle donne che avevano preso parte al sondaggio riferiva di aver ricevuto molestie o minacce almeno una volta e più della metà delle donne intervistate ha riferito di aver sofferto di disturbi d’ansia e stress dovuti alle minacce ricevute online. Un post intimidatorio o un Tweet molesto (clicca qui per leggere il post sugli Hater) in un minuto può generare un’ondata di odio senza fine.
Molto spesso questo grido non viene ascoltato dai social media, che non forniscono un’assistenza completa all’utente ed un sistema di segnalazione abusi efficiente.
È molto interessante il progetto dal nome Riprendiamoci la tecnologia
che proponeva di dare voce agli utenti permettendogli di dare un voto ai vari social network in base a parametri come Ascolto degli utenti, Approccio verso la violenza alle donne e facilità di segnalazione abusi.
Non male come idea, no? Cosa ne pensi, la applicheresti ai social network che usi ogni giorno?