L’abuso è una dinamica difficile da comprendere e da individuare, in special modo se lo stai vivendo sulla tua persona.
Mettere fine ad una relazione a causa degli abusi subiti può non essere una decisione facile, sia perché i comportamenti di abuso non sono subito ed immediatamente rintracciabili, sia perché entrano in gioco sentimenti e stati d’animo personali con cui è difficile fare i conti.
Mettere fine ad una storia
Quante volte ti sei sentito dire “ma perché non lo/la lasci?”. Ti sarà capitato tante volte di assistere alla scena in cui qualcuno ha posto a qualcun altro questa fatidica domanda.
Ecco, perché non lo lasci? Perché è così difficile lasciare una persona che commette un abuso psicologico verso il partner? Perché l’abuso, ammesso che venga riconosciuto, molto spesso non basta per troncare un rapporto.
Le neuroscienze insegnano che il cervello ha lo scopo di stringere relazioni e portarle avanti, quindi farà di tutto per evitare i distacchi. Di fronte ad una situazione di abuso si attivano diversi meccanismi di difesa, vediamone alcuni.
Negare e minimizzare
Si nega che il partner stia portando avanti comportamenti abusanti. Si minimizza l’importanza della cosa, cercando di darle un valore minore, meno importante, di quello che realmente possiede.
In questo modo succede che la percezione si altera e dopo un po’ non si possiede più la lucidità di distinguere ciò che realmente accade ed avere un parere oggettivo.
Aggrapparsi al rapporto
Non si accetta di essere vittime di abuso, si minimizza e si nascondono i segni dell’abuso, la percezione delle malefatte del partner si altera e lui/lei passa per quello che non è; lo si avvolge di un’aura di positività e ci si aggrappa alla relazione per non farla finire.
Il partner diventa così una persona speciale per cui va anche bene sopportare un po’ di sofferenza, come è normale che ci sia in tutti i rapporti di coppia.
La manipolazione del partner
La persona che abusa il partner ad un livello psicologico utilizza delle tecniche “subdole”: fa leva sull’amore e sui sentimenti dell’altro, riducendone la capacità di pensare e di agire. La persona abusata avverte una grande sofferenza e per difendersi dal dolore tende a distaccarsene: la mente si ottunde, la persona perde il contatto con se stessa e con le proprie emozioni, non ha più capacità di giudizio e inizia a vivere come un automa.
L’abuso psicologico lascia dei profondi segni all’interno di una persona, anche se questi non sono visibili dal di fuori.
Gli abusi durano mesi, anni, a volte lunghissimi periodi. In un periodo così esteso gli effetti sulla personalità diventano importanti e profondi. La persona abusata, avendo perso il contatto con la propria emotività e la propria profondità, trova sempre più difficile riconoscere la sofferenza ed il bisogno di aiuto.
Beh, se ti trovi in una situazione simile, hai proprio bisogno di aiuto.
Come uscire dalla dipendenza e dall’abuso psicologico?
Ci sono dei passi fondamentali da compiere, per riportare la luce nella propria vita.
Dai il giusto peso alle cose
La cosa più importante che tu possa fare, è renderti conto che c’è un abuso in atto. Cerca di fare una analisi della situazione e dai il giusto peso agli eventi e a ciò che stai subendo: probabilmente non si tratta di semplici litigi col partner e di scaramucce che possono accadere, né di una crisi di coppia. Probabilmente non stai dando troppo peso alle cose, ma quella cose hanno realmente un gran peso.
Sei sicuramente abituato a minimizzare, ma certe situazioni sono più gravi di quel che ormai sei abituato a pensare.
Il vuoto intorno a te
Durante il tempo in cui hai subito l’abuso psicologico, probabilmente si è creato un vuoto intorno a te: sono diminuite le amicizie e ti confidi con poche persone. Forse nessuno sa come ti senti realmente e ciò che stai subendo in questo particolare periodo della tua vita. La condizione di abuso psicologico porta con sé proprio questo fenomeno: crearti il vuoto intorno.
Fai in modo di condividere ciò che senti, scegli poche persone a cui cominciare a dire cose di te. Racconta cose della tua vita, condividi le tue emozioni e valuta se è il caso di iniziare a confidarti in modo più profondo: aprirti ti servirà moltissimo, perché da un lato ti libererà dal grande peso di certe emozioni, e dall’altro creerà il confronto con un’altra persona, che potrebbe darti ottimi spunti di riflessione. Potresti anche trovare qualcuno che vive o ha vissuto la tua stessa situazione, e quindi potrà darti delle informazioni utili e la comprensione di cui hai bisogno.
Non esitare
Non c’è nulla che tu debba temere se senti di volerti aprire e cercare il supporto di uno specialista. Chiamare uno psicologo o uno psicoterapeuta potrà esserti di grande aiuto nell’imparare a riconoscere i segni dell’abuso ed affrontare il vortice di sofferenza di cui sei vittima.