Il Black Friday è l’ultimo venerdì di novembre, famosissimo per i suoi sconti pazzi. I negozi fisici, vengono presi d’assalto dalla clientela e i siti e-commerce e le piattaforme online brulicano di utenti alla ricerca del prezzo più conveniente per l’oggetto dei loro sogni.
Ma qual è l’impatto di tutto questo sulla nostra mente? Scopriamo insieme gli effetti psicologici del Black Friday per conoscerli ed evitare di cadere nelle trappole del marketing!
La trappola della disponibilità
Noi esseri umani siamo evoluzionisticamente portati ad accaparrarci il più possibile e più una cosa non è disponibile, più la desideriamo. Alcune tecniche di marketing usate per il Black Friday giocano proprio su questo: i prodotti in vendita sono in quantità limitata, quindi bisogna affrettarsi per averli. Le persone cadono con molta facilità in questa trappola mentale.
Effetti psicologici del Black Friday: l’ urgenza
Quando un prodotto è disponibile in quantità limitate, sorge anche un certo senso di urgenza. Hai bisogno di quella cosa, e proprio adesso!
Le aziende, i negozi e tutti coloro che sono all’interno del commercio in qualche modo pensano al Black Friday molto tempo prima.
Si anticipano e pianificano strategie con cui veicolare i loro messaggi e le scontistiche relative ai propri prodotti e puntano moltissimo sull’effetto urgenza.
In aggiunta a questo, è di fondamentale importanza il fatto che le feste di Natale siano dietro l’angolo. Questo vuol dire regaloni, regali, regalini e pensierini. In una sola parola: acquistare. E cosa c’è di meglio di fare acquisti approfittando delle occasioni del Black Friday per risparmiare?
È in questa ottica che succede di spendere….più del normale.
Emozioni anticipatorie
Il desiderio non è una cosa che nasce così all’improvviso, anche se ad un occhio profano potrebbe sembrare così. È un processo, un percorso, un’impalcatura che si costruisce piano piano. Le aziende lavorano giorni, settimane prima per far nascere e crescere il desiderio delle persone verso determinati oggetti. La loro comunicazione durante i periodi che precedono il Black Friday è volta proprio ad accendere piano piano il desiderio dei clienti, per poi farlo culminare nel giorno designato! Attenzione, quindi, alle scintille di desiderio.
Concedersi uno sfizio: l’accettazione sociale
Chi non ha mai sentito dire, o detto a sua volta, la frase mi concedo uno sfizio, ogni tanto nella vita ci vuole!?
Gli sconti, e quindi il Black Friday, sono proprio le giuste occasioni per concedersi qualche sfizio. Molti lo dicono e lo fanno, tanto che questa è diventata una consuetudine sociale: si risparmia in molti periodi dell’anno, per poi concedersi una follia durante i saldi. Follia che non viene neppure considerata come tale, dal momento che ci sono gli sconti!
Questa è diventata una consuetudine sociale e molte persone la adottano per essere accettate dal gruppo. A nessuno piace realmente essere tagliato fuori dalla società, parliamoci chiaro. In molte occasioni vige l’assioma Se lo fanno gli altri, lo faccio anche io.
Clienti assicurati per i venditori, insomma.
Effetti psicologici del Black Friday sul pensiero critico
Quando acquisti un prodotto, anche quando questo avviene in modo avventato, hai valutato diversi fattori. Tu non ne sei consapevole, ma lo hai fatto: hai soppesato il prezzo, le funzionalità del prodotto, il bisogno che ne hai e tante altre variabili. Alla fine hai deciso di finalizzare l’acquisto perché hai valutato che tutte quelle caratteristiche avrebbero potuto portarti un qualche vantaggio. Si chiama pensiero critico.
Ecco, durante il Black Friday questo non succede. Il senso di urgenza, il bisogno e il forte desiderio che varie tecniche di marketing hanno acceso in te, hanno soppresso il pensiero critico.
Quando questa facoltà umana viene a mancare, le scelte che si fanno non sono soppesate in modo adeguato.