Psicologia dello Sviluppo. Ma pensa come parli!

Gabriele Vittorio  > Infanzia e adolescenza, Psicologia Nella Rete >  Psicologia dello Sviluppo. Ma pensa come parli!
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E’ proprio vero che la vita è una continua scoperta e la psicologia, come forse poche altre discipline, è uno di quei “lavori” che ci si porta sempre con sé, ovunque si vada.
L’altro giorno, in prossimità della spiaggia, osservavo due bambini giocare tra loro, un maschietto ed una femminuccia di età compresa, pressapoco, tra i 6 ed i 9 anni.
Al termine del loro gioco, il maschietto, più grande, diceva alla sua compagnuccia: “…ora che hai vinto devi esprimere un desiderio!
E lei, a voce alta, eseguiva: “Vorrei diventare una principessa“.
E lui: “No, ma lo devi pensare non lo devi dire! Il desiderio si esprime, non si dice ad alta voce!
E lei, con voce più bassa: “Vorrei diventare una principessa.”
E lui: “Nooo, lo devi solo pensare!!
La bimba, con un filo di voce, sibilando tra i denti: “Vorrei… diventare una principessa.”
Mi è venuto da sorridere e sarei voluto intervenire: in un universo parallelo mi sarebbe piaciuto trasformarmi in un Grillo Parlante, o un qualsiasi simpatico animaletto personificato per attirare la loro attenzione, e dire al bambino: “Hey! La tua amichetta non sa ancora cosa tu stia dicendo, perché è più piccola di te ed ha ancora bisogno di parlare a se stessa per guidare le proprie azioni!“.
Evidentemente, come suggerisce Lev Vygotskij, la bambina non aveva ancora sette anni, e il bimbo poteva insistere quanto voleva ma non avrebbe mai raggiunto lo scopo, ovvero che lei non pronunciasse a sillabe udibili: “Vorrei diventare una principessa“, poiché non erano ancora maturi i tempi.
In effetti, Vygotskij chiama questo fenomeno “Linguaggio Egocentrico”.
Fino a 6/7 anni il bambino possiede un tipo di linguaggio appunto da “protagonista”: chi non ha mai sentito il proprio figlio / fratellino/ nipotino, descrivere tutto ciò che faceva, come ad esempio: “Vado a scuola!” “Studio!” “Faccio cacca!”.
Dopo i 7 anni di età, il linguaggio diventa “Interiorizzato”, poiché il bambino possiede finalmente i suoi strumenti interni, quindi riesce anche a pensare semplicemente le cose senza doverle obbligatoriamente scandire ad alta voce.
Che bellissima cosa è la crescita, non trovate?

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